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DAL DIARIO DI UNA LUCHINA... (MIRANDOLINA)


Carissimo Luca,
non sono una ragazzina innamorata di te anzi ho una certa età, non sono una fanclubbista sfegatata e quindi sono in grado di vedere non solo i tuoi pregi ma anche i tuoi difetti, non sono una donna che farebbe carte false pur di vederti, abbracciarti e avere il tuo autografo, eppure mi hai conquistata lo stesso.
Il mio non è stato “amore a prima vista”, non mi hai particolarmente impressionato il giorno del tuo ingresso, non hai cantato in modo straordinario (credo che tu fossi troppo emozionato per poterlo fare), non mi hai colpito né come ragazzo (con la barbetta incolta mi sembravi quasi un lupetto), né come cantante.
Ammetto però di non averti prestato molta attenzione come cantante poiché appartenevi alla categoria cantautore ed ero quindi erroneamente convinta che non potessi avere una voce straordinaria. Ci ho messo un po’ di tempo per scoprirti anche perché non ti mettevi mai in mostra.
La svolta è avvenuta durante un live, che peraltro non guardavo mai, in cui provavi la canzone Everything (credo) nella settimana fra il 9 e il 16 novembre dopo oltre un mese dall’inizio del programma. Mi ha impressionato la tua voce e ho cominciato a seguirti con rinnovato interesse. Ti ho scoperto piano piano e ho capito che mi piacevi sempre di più. Mi convincevano le tue esibizioni, mi attirava il tuo carattere schivo, taciturno, ombroso, misterioso e ricco di sfumature inespresse. Mi piaceva il tuo tirarti fuori dalle polemiche con compagni e professori, la tua apparente imperturbabilità che faceva uscire fuori dai gangheri alcuni ragazzi, la tua timida ritrosia, la tua dolcezza, la tua educazione nel parlare con gli altri, il tuo modo contenuto di esprimere le tue emozioni e le tue opinioni, il tuo sguardo espressivo più di qualunque parola, i tuoi silenzi.
Poi però è successo qualcosa che ha cambiato tutto. Dal momento in cui Jurman ti ha scartato dopo averti fatto tanti elogi, il che mi induce a pensare che l’abbia fatto o perché avevi una personalità artistica già troppo matura e tale da non poter essere plasmata a suo piacimento, o, cosa più probabile, che sia stato in qualche modo costretto dal gioco televisivo a rinunciare a te (non dimenticare che eri stato fortemente voluto da Grazia), da quel momento, dicevo, tu sei cambiato, hai innescato una polemica infinita contro Jurman, contro il suo metodo, contro Valerio, una polemica che da te non mi sarei aspettato. Ci hai mostrato l’altro tuo volto, quello del ragazzo ferito e forse un po’ invidioso come dicevano i blu, ma anche tanto testardo e determinato da non riuscire a rinunciare alla tua battaglia. In quei mesi del serale, mentre mi conquistavi sempre più con la tua voce e le tue doti canore da un lato, dall’altro emergeva la tua fragilità, la tua ossessione, avrei voluto che la smettessi e che ritornassi il ragazzo chiuso che eri e che accettassi serenamente i giudizi di Jurman (sempre abbastanza positivi, del resto) senza ribattere.
Chi diceva che eri inespressivo, che non sorridevi mai e che mettevi tristezza, non ha capito niente di te. Perfino i tuoi compagni non capivano a volte il tuo modo di scherzare compassato, eppure i tuoi occhi sorridevano più di molte bocche, i tuoi occhi esprimevano i tuoi stati d’animo e le tue emozioni più di tante parole, il tuo canto riusciva a toccare l’anima di coloro che lo stavano ad ascoltare davvero.
Hanno detto di te che sei neomelodico, che canti in modo nasale, che la tua voce è un citofono, che non sai cantare in inglese. Quante sciocchezze! Dettate, secondo me, solo dal pregiudizio. Non sei stato molto fortunato. Ti ha scelto Grazia. Questo ti ha penalizzato molto perché lo sai che la maggior parte degli spettatori è pro Jurman, come ti hanno penalizzato del resto la tua polemica contro di lui e anche il tuo carattere poco incline alle buffonate. Se ti avesse scelto Jurman, secondo me, avresti vinto il programma e probabilmente questo lo sapevi anche tu.
La tua voce mi incanta. Io trovo che sia straordinariamente bella, con quella giusta dose di graffiato che non ti impedisce di avere una buona estensione (al contrario di ciò che avviene a chi ha il timbro molto sabbiato), trovo che canti con la giusta dose di grinta e di interpretazione che non si spinge fino all’eccesso, alla caricatura (come talvolta capita ad Alessandra). La tua voce è potente, è profonda, è maschia, ruvida esattamente come piace a me e si adatta benissimo a molte canzoni in inglese perché, come ebbe modo di dire Jurman (e bada bene non le tue insegnanti che non sono state capaci di mettere in risalto le tue doti e che risultavano sempre perdenti nel confronto con lui), la tua voce è anche un po’ black.
Il tuo inglese non era eccezionale ma, se riuscivi a preparare bene le canzoni, neanche così terribile come è stato detto. Io ti consiglio di studiarlo l’inglese perché, secondo me, potresti fare molto bene cantando in inglese e, chissà, conquistare mercati esteri.
Di sicuro non sei neomelodico perché a me non piacciono i neomelodici e quindi non potresti piacermi. Non lo sei neanche quando canti in napoletano (a proposito complimenti per la splendida Nisciun), anzi sei riuscito a farmi amare anche le canzoni napoletane che non mi sono mai piaciute (mi perdonino i napoletani).
Talvolta, in alcune canzoni hai usato una voce nasale ma solo qualche volta e ho l’impressione che si trattasse di una scelta consapevole e comunque gradevole. Mi piace persino il tuo modo molto personale (io almeno non lo avevo mai notato in altri cantanti) di allungare le sillabe finali e non capisco perché i professori ritenevano che fosse qualcosa di vecchio. Però sono contenta che hai imparato a limitarlo un po’ perché altrimenti avresti rischiato di appesantire troppo le canzoni. Mi piace la tua personalità artistica, il mondo interiore che mi fai intravedere attraverso il tuo canto, la tua originalità, la tua conoscenza musicale, la tua capacità compositiva, il tuo saperti adattare e trovare ottime soluzioni musicali alternative.
Mi piaci, ecco tutto. E ti auguro egoisticamente di riuscire a realizzare tutti i tuoi sogni perché realizzando i tuoi, realizzerai anche il mio, quello cioè di continuare a sentirti cantare molto a lungo.
In bocca al lupo, piccolo Luca

Mirandolina