Tanti ragazzi desiderano diventare cantanti, per molti rimane solo un sogno. Luca Napolitano e Silvia Olari ce l’hanno fatta. Dopo la conclusione del programma Amici, condotto da Maria de Filippi, sono riusciti ad ottenere un contratto con la Warner, prestigiosa etichetta discografica, scalando le classifiche di vendita. Li abbiamo incontrati per voi.
Partiamo da Amici, che esperienza è stata?
Luca: Favolosa, mi ha cambiato la vita.
Silvia: Sicuramente positiva, mi ha fatto crescere molto.
Un aggettivo per Maria de Filippi.
L: È come una mamma.
S: Materna.
Per gli autori.
L: Protettivi.
S: Simpatici.
Per i ballerini professionisti.
L: Umili e davvero professionali.
S: Gentili, simpatici e soprattutto umili.
Luca, un aggettivo per Valerio, per Silvia e la tua ragazza Alice.
L: Valerio è un po’ immaturo, Silvia è permalosa e Alice è spesso un po’ tra le nuvole.
Silvia, un aggettivo per Valerio, Martina e, naturalmente Luca.
S: Valerio è buono d’animo, Martina è furbetta e Luca è introverso.
Cosa pensate di Alessandra, la vincitrice del programma?
L: Solare e completamente l’opposto di come sono io.
S: É una ragazza molto istintiva.
A parte Alessandra, chi si meritava la vittoria?
L: Mario o Alice.
S: Valerio o Luca.
Parliamo delle tante polemiche che ci sono state, sia tra i professori che tra voi concorrenti, qual è la verità?
L: Le polemiche non nascono mai dal nulla, è vero anche che quello che arriva attraverso la tv è amplificato. In realtà il clima era molto più disteso di quello che, ho poi scoperto, si poteva percepire all’esterno.
S: All’interno del programma la commissione è numerosa, quindi è normale ci siano punti di vista diversi. Sicuramente spesso il confronto è stato un po’ troppo aspro.
Luca Jurman ha dimostrato, per il secondo anno, che chi sceglie lui alla fine poi vince. Cosa ne pensate?
L: È solo una coincidenza. Infatti, Alessandra è stata spesso combattuta se lavorare con Jurman o con Grazia. Jurman, ad esempio, diceva che Mario non sapeva nemmeno cantare, invece ora è quindicesimo nella classifica di vendite.
S: Io credo che Jurman sia molto veloce ad individuare chi ha davvero le potenzialità. È molto bravo a lavorare con i ragazzi. Nel mio caso è stato fondamentale per farmi riacquistare la fiducia in me stessa che avevo perso.
Da Amici al contratto con la Warner, un sogno che si avvera?
L: È qualcosa di indescrivibile. Quando guardo la mia faccia stampata sul disco, quasi non ci credo.
S: È stato sicuramente un salto enorme, un’emozione fortissima.
Cosa si prova ad avere nell’album di debutto una canzona scritta, rispettivamente, da due grandi cantanti come Gigi D’Alessio e Nek?
L: È una soddisfazione grandissima, soprattutto sapere che la canzone non è stata presa da un cassetto, ma è stata scritta pensando proprio a te. Incredibile.
S: Quando ho inciso la canzone di Nek, quasi non mi rendevo conto. È stato un onore enorme, e poi è anche un mio conterraneo.
Una cosa da fare ed una che non bisogna assolutamente fare per riuscire a costruirsi una carriera solida?
L: Bisogna essere se stessi e avere personalità. Quello che non serve è “fare il pagliaccio”.
S: Sì, bisogna assolutamente rimanere se stessi. Non bisogna mai fingere e soprattutto montarsi la testa.
In generale, la sensazione è che i cantanti di X-Factor godano di maggiore credibilità rispetto a voi di Amici. Come mai?
L: I cantanti di X-Factor vengono presentati come se fossero già dei professionisti, e soprattutto le critiche che ricevono loro non sono mai brutali come quelle che arrivano a noi dai professori, dal pubblico e dai compagni.
S: Secondo me la differenza è che X-Factor è un format fatto e finito, di cui si vedono solo le esibizioni. Da noi ci sono anche le dinamiche tra gli allievi e i professori.
Se potessi esprimere un desiderio riguardo la tua carriera, quale sarebbe il tuo sogno più grande?
L: Che il mio album diventi disco di platino.
S: Il Festival di San Remo e farmi conoscere anche all’estero.
Grazie ragazzi, in bocca al lupo! di Eliana Albano – WU magazine