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SONO PRONTO A FARMI RUBARE IL CUORE





Timido e passionale, l’astro nascente della musica italiana, Luca Napolitano, oggi è libero e cerca l’anima gemella. Il cantautore ha debuttato nel 2008 partecipando all'ottava edizione di Amici di Maria De Filippi, arrivando terzo. Ora è nelle radio con  “Turn around” dove duetta con la svizzera TinkaBelle. Da sempre affascinato dalla musica grazie alla passione del padre e dei fratelli che gli hanno permesso di crescere tra le note di cantanti come Sinatra, Bongusto o Baglioni, Luca è pronto a cogliere l’attimo ma non prima di aver contato fino a tre…
Sei nato con il microfono in mano? “No. Nudo - ride - in realtà la prima cosa che ho avvicinato è stato un pianoforte. E infatti la mia insegnante delle medie mi diceva sempre che ero portato più per quello che non per il canto. L'ho smentita...”


Con quale canzone tediavi i tuoi familiari da piccolo? “Cercavo di emettere con la tastiera delle parole, chiamavo mia mamma suonando due tasti. Poi mamma non veniva e quindi ho capito che qualcosa non andava.”


L'esperienza televisiva? " Amici è stata una grande palestra, mi ha permesso di domare la timidezza. Certo è un problema che non mi abbandonerà mai perché  le gambe ancora oggi mi tremano ma almeno ho imparato a gestire la situazione."


Con talismani e affini? "Ho sempre con me dei portafortuna e poi sono molto profondo e quindi riservo sempre uno sguardo alle stelle prima di iniziare qualcosa. Mi serve per superare quel momento in cui vorrei sprofondare o scappare."


Cosa aspettarsi dallo Showcase di lunedì? "Di sicuro io darò tutto me stesso, porterò le miei canzoni e le canzoni che hanno scritto gli autori per me. Canzoni che parlano di me e a cui sono particolarmente legato."


La canzone più bella che sia mai stata scritta? "Your song di Elton Jhon, Caruso di Lucio Dalla, sono tante non potrei soffermarmi su una in particolare."


La canzone che avresti voluto scrivere tu? “Potrebbe essere "Quando quando" di Toni Renis, è stata cantata da tantissimi grandi autori. Ha fatto il giro del mondo.”


Perché Fino a tre? “Nella canzone gioco con Tania dei Tinka. Raccontiamo in modo anomalo un rapporto di coppia tra un ragazzo e una ragazza dove c'è, ovviamente, anche il terzo incomodo con tutte le bugie che ne conseguono.”


Sì però il titolo dà anche il nome a tutto l’album… "Contare fino a tre è un po' una filosofia. Cogli l'attimo ma prima pensa. Dieci però è troppo, il tre è un numero perfetto e rispecchia molto come mi sento in questo momento.”


Di TinkaBelle cosa mi dici? “E’ stata un’esperienza molto bella perché mi ha permesso di conoscere un mondo nuovo e la Svizzera, anzi è merito loro e della Warner Music Svizzera se è nata questa collaborazione. C’è stata una buona intesa e poi lei è molto dolce e molto carina oltre a essere una bravissima cantante e una bravissima autrice. Il gruppo pure è fantastico.”


L'amore ha una parte centrale nelle tue canzoni come lo vivi? “Sono un passionale, mi butto a capofitto in una storia ma  lo faccio con il paracadute.“
Cosa ti colpisce di una persona? “Gli occhi. Ovviamente poi nel rapporto di coppia bisogna che ci sia la fiducia e l ‘amore, l’amore è la prima cosa. La spensieratezza anche ha il suo peso, più ci sono problemi e pensieri negativi più non si vive a 360 gradi il rapporto.”Cosa non sopporti? “L'ipocrisia. Sono i pro e i contro del lavoro: ci sono persone che ti avvicinano perché sono interessate non a te ma a quello che rappresenti.”C'è qualcuno che ha rubato il tuo cuore? “In realtà no, il cuore aspetto ancora qualcuno che me lo rubi.  Sono però pronto per farmelo rubare! Dalla mia ultima storia è passato ormai un anno e mezzo… Ci sono momenti in cui non vuoi che la tua sfera sentimentale venga invasa e altri invece dove sei aperto verso il mondo. Oggi sono in cerca dell’anima gemella, potrebbe essere anche svizzera…

Come ti si conquista? “Facendo un passetto indietro, le donne devono lasciarsi corteggiare ma in modo astuto…

Fra dieci anni dove ti vedi? “Spero ancora in questo mondo musicale a scrivere canzoni magari anche con una famiglia e un paio di figli.”





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