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Maria De Filippi: Luca Napolitano dice la sua su Amici e il Festival di Sanremo



Luca Napolitano è stato intervistato da SuperGuidaTv. In occasione dell'uscita del nuovo singolo Movida di Napo, Luca Napolitano ha ripercorso la sua esperienza ad Amici di Maria De Filippi e ha parlato anche del suo grande sogno: il Festival di Sanremo.

Sono trascorsi 11 anni. Come ricordi quell’esperienza? 
Io sono ancora nostalgico, Amici mi ha dato veramente una grande opportunità: quella di poter venir fuori e farmi conoscere al grande pubblico. Poi mi ha portato nelle case degli italiani come un cantautore firmando il mio primo contatto discografico con la Warner Music. Devo tantissimo a loro se non tutto, visto che venivo dai villaggi turistici: Amici è stata una forte palestra che mi ha fatto imparare tantissime cose e mi ha messo anche in mano nozioni e strumenti di questo mondo. 

Hai un ricordo particolare legato ad Amici? 
Grazia Di Michele è colei che mi ha scelto ad Amici sin dai provini, si è innamorata della mia musica. Il ricordo più bello che ho è sicuramente quando Zerbi mi disse che il mio inedito sarebbe entrato nella compilation “Scialla”: il mio ingresso discografico ufficiale in un disco. Quella roba lì mi emozionò come un bambino. 

Ad Amici ti sei classificato al terzo posto dietro Valerio Scanu e Alessandra Amoroso. Sei ancora in contatto con loro? 
Con Valerio Scanu di più, ci scambiamo gli auguri. Con Alessandra Amoroso ci siamo visti ultimamente. Sicuramente abbiamo fatto insieme un percorso importante: ci siamo divertiti, abbiamo pianto e riso insieme, è stato un momento magico e credo che ognuno di noi lo custodirà nel migliore dei modi. 

Su Maria De Filippi hai detto: “donna e professionista ammirevole, artefice della realizzazione del mio sogno musicale”. Lo pensi ancora e che in rapporti sei rimasto? 
Dopo Amici con Maria De Filippi ci siamo visti in determinate occasioni, per alcuni eventi e ci siamo sentiti attraverso amici in comune. Non c’è stato modo di intraprendere un’amicizia, ma nonostante ciò sono legato tantissimo a lei. Maria mi ha dato questa opportunità, certo ci sono gli insegnanti, le case discografiche, ma il programma si chiama Amici di Maria. Anche se io non ero amico di Maria (ride ndr), mi sono ritrovato in maniera esponenziale ad essere un ventenne nelle case degli italiani a cantare la mia musica sentendomi libero di esprimermi al meglio. 

Parlando di Amici pensi che la partecipazione ad un talent show sia un passaggio obbligato per fare musica? 
Guarda la musica indie insegna proprio questo: negli ultimi anni in tantissimi vengono dal web, pensa a Benji e Fede. Poi c’è chi viene da Instagram, Tik Tok, YouTube. Fondamentalmente se hai la tua arte la puoi esprimere in qualsiasi canale che sia Canale 5 o Rai1. Credo che ci sia un momento di fioritura, quando è il momento di sbocciare forse dovresti essere fortunato a farlo nel posto giusto al momento giusto, ma credo più nel momento di semina che di raccolta. Anche la fortuna gioca sempre un ruolo importante nella musica.. Una buona dose di fortuna non deve mancare, ma la vera fortuna è quella di conoscersi al meglio perché poi spesso capita di sentirci preparati e di non esserlo. La musica si fa per noi stessi, ma deve arrivare al cuore e agli animi della gente. Ci sono canzoni arrivate dopo come Caruso di Lucio Dalla, che è stata compresa dopo diversi anni. Fondamentalmente uno non deve nemmeno arrendersi davanti al primo ostacolo, ma essere testardi e crederci fino in fondo finché poi arriva un punto in cui deciderai se mollare o andare avanti. Non è stato il mio caso, anche se ho avuto modo di poterlo pensare. Ho passato un periodo delicato della mia vita, ho pensato di mollare, ma dinanzi ad un bivio ho deciso di continuare e combattere ancora con questa mia grande passione. 

Tra le varie esperienze nel 2017 hai calcato il palco di casa Sanremo. Come la ricordi? 
Sono sempre stato fan del Festival di Sanremo e della città. Essere lì è stata un’esperienza molto importante, anche se è come guardare una partita alla tv e non allo stadio. Mi è servito a capire l’aria che si respira: c’è odore di musica ovunque, per me è stato folle e bellissimo poterlo respirare. E’ la settimana della musica italiana. 

Immagino che sia tra i tuoi desideri poter calcare un giorno il palcoscenico del Teatro Ariston di Sanremo
Senza fronzoli: si! Mi piacerebbe tantissimo e faccio gli scongiuri dovuti da buon terrone (ride ndr)! 

Dopo Movida, quali sono i progetti per il futuro? 
 Seguiranno diversi singoli e poi dovrei uscire con un EP o un album. Adesso ancora non siamo ancora certi né sulla quantità dei brani né sulla data, ma sicuramente uscirà un disco fisico. 

Possibile che tu possa presentare un brano a Sanremo 2020
Ci penso ogni anno! Io penso che siano i pezzi a portarti a Sanremo, se devi fare un passaggio così importante devi andarci nel migliore dei modi e con il miglior pezzo che hai. Se hai la canzone giusta qualsiasi cosa accada rimane quella cosa lì, il pezzo fa tutto. Quando c’è la canzone rimane per sempre e rimane prima per sempre. L’importante è non andare lì in maniera trasparente. Questo è il mio sogno: farlo, ma farlo in maniera super tangibile!