Oggi a che cosa sta lavorando?
«A un film, A sud di New York, una commedia musicale. Recito e curo la regia: racconta la storia di una giovane e del suo sogno americano. La protagonista femminile è una giovane attrice, Carmen Napolitano: con i provini ho scoperto tanti giovani bravissimi. Poi ci sono Luca Napolitano e gli attori Francesco Paolantoni, Franco Neri, Patrick Rossi».
- Luca Napolitano arriva da Amici. Lei guarda la televisione? Che cosa le piace?
«Alle falde del Kilimangiaro e tutto ciò che racconta il mondo e le culture».
- E i reality?
«Mi piacciono solo quelli in cui ci si mette alla prova come Amici, Music Farm, che non fanno più, o X Factor»
-Intervista per Novella 2000:
Elena è la voce ufficiale dell'Inno d'Italia di Goffredo Mameli e la portabandiera della canzone romana nel mondo. Ambasciatrice della romanità, è stata definita l'erede di Gabriella Ferri dalla critica musicale. Inserita nel catalogo dei viventi, volume in cui Giorgio Dell'Arti ha raccolto le personalità più illustri d'Italia, Elena Bonelli ha riempito i più importanti teatri di Tokyo, Istanbul, Seoul, New York,Miami. Negli Stati Uniti ha appena finito di girare una commedia musicale intitolata "A Sud di New York", avventura fortemente voluta che l'ha vista reinventarsi, da esordiente, alla regia, con un cast scelto da lei e composto, tra gli altri, da Francesco Paolantoni, Franco Nero, Fioretta Mari, Patrick Rossi Gastaldi, da lei stessa e, direttamente dal programma Amici, Luca Napolitano.
- Questi talent show funzionano davvero, prima come palestra e poi come vetrina per gli emergenti?
«Sì. ma poi dipende da loro. Penso che Luca, in particolare, sia un ragazzo che sa quello che vuole. Ha fatto un buon lavoro, non è presuntuoso, come altri che pensano di essere già arrivati».
- Come è stata accolta dagli altri attori la notizia che nel cast ci sarebbe stato un ragazzo di Amici?
«Il cast è filato d'amore e d'accordo. Semmai, alcuni personaggi non hanno accettato di lavorare perché c'erano dei ragazzi sconosciuti, tra cui Luca Napolitano. Questo mi ha infastidita molto».
- Fuori i nomi!
«Vuole sapere troppo».
- Perché un ragazzo di Amici?
«È capitato che lui fosse quello giusto per vestire il panni di quel personaggio. E a me piace lavorare con i giovani. Da artista ho voglia di aiutarli a fare qualcosa di buono, ecco perché nel film ho preso una ragazza deliziosa che si chiama Carmen. E bella e brava, non sapeva recitare, ma dopo un mese di preparazione l'ho messa in grado di fare le prove e devo dire che è stata una grande scoperta umana. In questo progetto mi è piaciuto soprattutto il rapporto con gli attori: ho avuti sei giovani alle prime armi e devo dire che mettere a loro disposizione la mia esperienza come attrice è stata la parte più bella. Voglio dare un esempio positivo ai giovani. Non come quelli che vengono da una certa parte di stampa e televisione.
INTERVISTA PER TOP MAGAZINE